Tv. DVB-I al centro dell’attenzione: il T2 potrebbe andare in pensione prima di entrare a regime e gli LCN da 1 a 999 saranno tutti occupati

L’uovo di Colombo. Così è apparso, da subito, il DVB-I, una tecnologia in grado di conciliare la facilità di impiego (e di zapping) del DVB-T, con le potenzialità enormi (in termini di capacità trasmissiva e canali ricevibili) dello streaming.
Teoricamente, il DVB-I ed il DVB-T dovrebbero agire come rispettivi fallback solution, di modo da sopperire alla reciproca caduta di segnale.

Erede designato

In realtà, pare ormai chiaro che il DVB-I sarà il successore del DVB-T, visto che aggiunge potenzialità alla tv terrestre senza toglierne, come, ad esempio, la guida dei programmi, le info sul contenuto (cd. EPG) ed il funzionamento anche in assenza di segnale via etere (al contrario della HBBTV), la sostanziale assenza di ritardi (latenza), la scalarità con l’impiego del formato DASH (Dynamic Adaptive Streaming over HTTP), che si adatta alla banda disponibile da parte…



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